giovedì 9 giugno 2011

Diario di chi non è




Sono arrivato la sera di maggio, 
il tempo era incerto, come quella che sarebbe dovuta essere la mia vita da lì in avanti...
dai finestini di quella macchina prigione vedevo la porta carraia aprirsi lentamente... 
tutto sembrava ovattato dai quei muri antichi, 
impregnati di anime di chi vi aveva vissuto.

Si perche una volta entrato ci lasci una parte della tua anima... 
Mi fecero scendere...  salìi pochi gradini e si aprì una porta con su scritto ufficio matricola, all'interno un muretto con dietro 2 agenti di custodia che lavoravano su dei pc , 
mi fecero sedere, dopo un pò mi chiamarono e chiesero dati anagrafici e motivo dell'arresto poi presero le impronte, passai in un'altra stanza dove depositai tutte le mie cose, poi mi fecero spogliare nudo per la perquisizione e li cominciò la mia nuova vita... 

Arrivai nel braccio di isolamento dove ci sono i nuovi arrivati detti a km zero,si perche da li in poi devi macinare giorni ,mesi o anni, mi aprirono una cella, li c'erano 3 letti, un tavolo, tre sgabelli e tanta solitudine quella con cui avrei imparato a conviverci... 
si perchè il quel luogo sei solo con te stesso ...



ore 6.30 passa la conta...
Devi essere giu dalla branda perche nel braccio di isolamento se non ti alzi ti levano la televisione, se rispondi in maniera sgarbata possono passare a maniere diciamo non proprio consone a quella che è la dignità umana, poi c'è l'ora d'aria che vuol dire 15 minuti dentro un cortile lungo una ventina di metri largo 6 e almeno 50 persone all'interno e poi il resto della giornata la passi chiuso in cella per il resto del tempo fino all'indomani.

Dopo qualche tempo vieni trasferito ai bracci, questo vuol dire in un edificio di tre piani capienza 160/200 detenuti, a secondo del braccio, al suo interno celle che farebbero rabbrividire un'animale, lunghezza 3,40 m larghezza 1,80 dove passi 20 ore al giorno,...

Da li in poi è una lotta per la sopravvivenza! 

Non è così per dire, ma devi lottare per la tua dignità e la tua incolumità, si perche basta niente per scatenare una rabbia incontrollata di un tuo compagno e dentro il carcere non si discute con le parole!!!!

Tu o lui, uno dei 2 deve finire in terra questa è la regola... 

Ho sentito uomini che durante la notte gridavano, piangevano,ho visto ragazzi morti suicidi o altri morire piano piano con farmaci somministrati come se fosse acqua...quando sei dentro l'unica cosa che devi pensare è combattere per riuscire a sopravvivere costi quel che costi

(pensiero di un'anima)


PATRIZIA

8 commenti:

  1. ......Ci vuole coraggio anche nel commettere errori , errori che la vita mette lì avanti a te proprio come una sfida , prove , che lasciano segni che diventano croste che mai spariranno.Battaglie combattute dove vi si lascia parte di se stessi, come un monumento alla memoria in una arena che ha dell'inverosimile ma che è proprio quella in cui hai lottato per la dignità. E ci vuole coraggio ...Ci sono uomini che ne hanno tanto.

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  2. Nella mia vita non ho mai pensato ke la vita del carcere FOSSE così dura ,leggendo tutto ciò mi sono immedesimata e mi è scesa una lagrima per tanta tristezza e ho sentito GROPPO nello stomaco
    QUANTE VOLTE HO PENSATO che essere arrestati fosse un lusso e che per chi lo fosse non c,era punizione anzi ke fosse un piacere e sarebbe stato un incentivo in più a ricommettere un reato .Per quello che ho pensavo kiedo perdono a tutti i carcerati e mi unisco a voi augurandovi di vero cuore di sopravvivere e con il tempo di poter dimenticare questi brutti periodi .Ora mi sento vicina a voi e nel mio pikkolo vi kiedo di lottare e vi dico che vi voglio bene grazie a chi ha scritto per avermi fatto capire e vedere ciò ke non capivo e vedevo .

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  3. Grazie...grazie...grazie...oggi mi hai regalato una bella emozione...anche solo per questo tuo pensiero vale la pena di aver creato "Stileggendo"...

    Patrizia

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