lunedì 30 luglio 2012

Emanuele Romeo Jackerss

“Succede quando, aprendo un vecchio armadio con un anta verticale, che mi cade addosso una vecchia reflex di mio padre e che lo sguardo cambia, che mi si accende. Da lì, all’occhio che si infila nel mirino e va in giro per il mondo passano venti anni”.


Molte macchine fotografiche dopo, moltissime delle quali prese sui primi banchetti di venditori polacchi arrivati in italia negli anni ‘90, e quindi di marca Russa, Emanuele possiede l’oggetto dei suoi desideri: una Canon 5D Mark II.
Studia fotografia presso la scuola romana “Officine Fotografiche” in via Libetta, frequenta vari corsi di specializzazione da 3 anni.
Si sente portato per i ritratti ma rimane affascinato dal beauty.
“Vorrei saper fondere l’attenzione che si investe guardando un ritratto di McCurry con la leggerezza e la frivolezza della quale ci si veste quando si sfoglia un giornale di moda, e si vedono questi tripudi di linee, di forme, di luci e di colori. Ecco, saper fondere questi due tipi di fotografia sarebbe forse anche una novità”.



I suoi scatti sono il frutto di uno studio prima somatico dei tratti del soggetto, così da vedere ed ottenere la resa migliore e dopo cromatico così da sottolineare i punti forti o sui quali convogliare l’attenzione e la sensibilità del lettore.


E’ un fanatico della post-produzione. Si muove veloce e deciso nei menù di Camera Raw e Photoshop ed, al contrario di moltissimi suoi colleghi, non nasconde l’importanza che questi passaggi, hanno, specie nei giorni nostri dove l’immagine, secondo lui, deve essere subito forte e d’impatto.

“Mi piacerebbe che la gente, guardando le mie foto, rimanesse a bocca aperta, a chiedersi dove finisce la fotografia e dove inizia il ritocco. Non sono un purista della fotografia, ho avuto modo di studiare e vedere le opere di maestri come Bresson, ma oggi tutto è cambiato. La tecnologia ci offre l’occasione di poter stupire, di poter incantare, di poter far vedere e toccare a tutti una merce rarissima: la fantasia.” 



Ad oggi studia ancora, dopo il completamento del percorso fotografico teorico e pratico che si è prefissato, vorrebbe seguire un Master di fotoritocco presso la scuola Milanese “John Kaverdash”.

Nel frattempo continua a divertirsi nello scoprire come la luce può impreziosire un volto o un’azione, piuttosto che un corpo o un panorama.

Per chi volesse approfondire i suoi lavori, o avesse domande o opinioni da condividere la sua pagina Flicker è disponibile a questo indirizzo: http://www.flickr.com/photos/jackerss, ed il suo contatto facebook è Emanuele Romeo Jackerss.



giovedì 26 luglio 2012

Un po di sedere nella vita serve sempre....ma un po!!!!!!!





E’ di una spogliarellista inglese il sedere più grande del mondo, le sue misure sono 85-60-115

A Vanity Wonder il suo sedere con "soli" 58 cm di circonferenza non piaceva e quindi ecco il "ritoccone" per farlo diventare gigante. Ora ben 115 cm.dopo centinaia di iniezioni al silicone ed una spesa di ben 15mila dollari.










Vanity ha il sedere rifatto più grande del mondo, ma ne è pentita
Le protesi di silicone inserite nel sedere hanno iniziato a causarle delle infezioni pericolosissime per la sua salute...
be ci vuole sedere nella vita si..ma non al silicone!!!.


Patrizia



mercoledì 25 luglio 2012

Iké Udé

Iké Udé, nigeriano, è artista, scrittore, editore. Egli fonde, attraverso una modalità artistica molto personale, la teatralizzazione di sé al molteplice di altre personalità.

Come Warhol, Iké Udé gioca con le ambiguità del mercato e del mondo dell'arte, com'è particolarmente visibile nella sua nota rivista d'arte, cultura e moda aRude.

Dalle sue provocatorie serie di Cover Girl, autoritratti come protagonista delle copertine di riviste famose come Vogue, i-D Magazine, The Face, alle sue scritte sulla sessualità e sull'identità, il lavoro di Iké Udé esplora un mondo di dualità: artista/spettatore, uomo/donna, convenzionale/marginale e ancora seduzione/narcisismo, arte/moda.





Pittore negli anni '80, a partire dai primi anni '90, Udé ha spostato la propria attenzione sui temi della rappresentazione e della percezione della cultura popolare, scegliendo come proprio strumento i media e tutto ciò che costituisce il loro corollario.


Da allora Udé utilizza la fotografia, l'immagine digitale, l'installazione e la performance avvalendosene per investigare le opinioni diffuse e le apparenze sociali. Tuttavia, il messaggio che appare più evidente, è che la moda è un sistema di maschere e trasformazioni che risulta inefficace per dissolvere l'involucro di degrado della società contemporanea.









fonte:http://www.museomadre.it

lunedì 23 luglio 2012

Slip uomo....il trucco c'è ma non si vede



Questi slip sono stati specificamente progettati per i signori che desiderano una posteriore più stretto e più pronunciato.
Disponibili nei formati standard, l Underwear HEDRAL D dispone anche di diversi angoli di sostegno determinati dalla base alle dimensioni di chi lo indossa. Utilizzando la tecnologia chiamata anglefit, la biancheria intima consentirà di sollevare i glutei.L'acquisto è disponbile sul sito ,dove si puà trovare la misura perfetta e l'angolo perfetto per ogni esigenza .





Roberto

domenica 22 luglio 2012

aleXsandro Palombo e i fashion granny

Da Karl Lagerfeld a Marc Jacobs, questo set di disegni che rappresenta i direttori artistici delle piu' importanti case di moda, diciamo "umilia" gli anziani signori in maniera abbastanza crudele. Queste raffigurazioni sono un must per chi segue il mondo della moda con passione e non a caso sono sapientemente elaborate dal talento provocatorio del disegnatore aleXsandro Palombo che probabilmente aumenterà notevolmente la sua popolarità nella blogosfera dopo questo divertente lavoro.










Roberto

venerdì 20 luglio 2012

Toe-besity

Nuovo trend per la chirurgia estetica: snellire i piedi. Si chiama Toe-besity e permette di intervenire sulle parti cicciottelle.



Assottigliare alluci e dita dei piedi è la nuova frontiera degli ossessionati della magrezza assoluta. Negli Stati Uniti esistono addirittura cliniche e medici specializzati in questa particolare operazione di snellimento. Secondo il dottor Oliver Zong, esperto in questo tipo di interventi, sostiene che lo snellimento dei piedi è pari a ogni altra procedura di chirurgia estetica e come tale aiuta i pazienti imbarazzati dei propri piedi ad acquisire autostima. Come sempre, c’è anche chi la pensa diversamente.

Nonostante il trend, infatti, l’Associazione americana dei podologi lancia l’allarme: interventi di ritocco al piede, in assenza di patologie gravi, potrebbero mettere a rischio l’intera postura della persona, sviluppando dei problemi nella deambulazione, soprattutto nel caso di un intervento radicale. La ricerca del piede perfetto si affianca quindi alla ricerca della perfezione di ogni singola parte del corpo. Piacersi è sempre più difficile e la chirurgia estetica è ormai il rimedio preferito da intraprendere.


Patrizia



fonte:ilmessaggero

 


mercoledì 18 luglio 2012

Una maschera di cristalli


Maschere  in grado di proteggere, nascondere, decorare o intrattenere.  
Maschere che prendono forme diverse e indossate in circostanze diverse: da eleganti balli in maschera alle rapine in banca

Una maschera di cristalli a coprire totalmente il volto: è così che sono uscite in passerella le modelle nella presentazione di Maison Martin Margiela haute couture A/W12



Le maschere sono state indossate fin dall'antichità, sia in un contesto cerimoniale che pratico.  

In termini culturali, le maschere sono state spesso identificate come fonte di ispirazione.  
La forma e la decorazione delle maschere tribali africane ha  affascinato artisti come Picasso e Matisse. Molti film hanno invocato il forte impatto visivo delle maschere, come Hannibal Lecter, Batman e Catwoman .
 Mentre nella moda, le maschere hanno a lungo costituito una  parte importante del marchio Margiela 

 






 Patrizia

lunedì 16 luglio 2012

Gladiatori metrosexual...


Gladiatori metrosexual...è l'mmagine dell'uomo portato in passerella da Donatella Versace per la collezione Primavera Estate 2013...
Basta quindi all'immagine dell'uomo anoressico e androgino, uomini muscolosi, abbronzati, dei veri e propri gladiatori con fasce in vita in metallo stile Russel Crowe  e calzari rivisitati in chiave moderna...















Patrizia