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martedì 23 novembre 2010

Lo stile Mod

Il termine mod (abbreviazione di modernismo), fa riferimento alla subcultura giovanile che si sviluppò a Londra, nei tardi anni cinquanta .Le persone che seguono questo stile di vita non si definiscono come un movimento di massa, ognuno è a se, tanto che la definizione che più si avvicina a descriverli è : INDIVUDUALISMO DI MASSA.

Il logo identificativo del movimento mod è il simbolo della Royal Air Force (l'aeronautica militare britannica), spesso presente sui giacconi Parka che i mod indossano per circolare su Vespa e Lambretta.
Il modernismo nasce tra il 1958 e il 1962 nelle zone di Stepney e Shepherd's Bush a Londra. Ciò che lo caratterizza fin dalla prim'ora è una spiccata predisposizione verso tutto ciò che è nuovo ed insolito la cura del proprio look e la musica.
Una caratteristica che spesso li distingue è il  taglio di capelli "new french line" che si sposa col look "sharp" di giacche "tonic" a tre o quattro bottoni e pantaloni stretti(storicamente modello sta-prest) che terminano mai a più di due centimetri dalla scarpa.









Uno dei primi punti di riferimento sarà John Stephens, da Glasgow a Londra con il negozio in Beak Street e, poi, Cecil Gee e Lou Austin in Shaftesbury Avenue, Vince in Newburgh Street o His Clothes in Carnaby Street ma anche Sam Arkus nel West End, Lou Rose nell'East End e Bilgorri a Bishopsgate.


I mod sono soliti ritrovarsi nei club notturni per ballare e mettere in mostra i loro abiti. Usano come mezzo di trasporto scooter tipicamente italiani come la Lambretta o la Vespa che spesso vengono adornati con luci e specchietti supplementari per richiamare l'attenzione.
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I primi mod di solito non  usavano riunirsi in gruppi, né seguire uno stile ben preciso, ma cercavano semplicemente abiti sartoriali italiani, giacche e pantaloni affusolati, come andava di moda in Europa. Sulla base dell'attrazione per lo stile italiano prese piede l'utilizzo di scooter come mezzo di trasporto, su tutti la Vespa. Per proteggere gli abiti sartoriali durante gli spostamenti in motorino, i mod iniziarono ad indossare i giacconi parka .

Il loro look come più volte ripetuto non si può assimilare ad un unico genere, ma sicuramente ci sono capi che ogni mod che si "rispetti" avrà nel suo armadio.
Tra questi Il parka, la classica polo inglese(Fred Perry) e le immancabili Clarks





Naturalmente mod è molto di più,rispetto a quello che ho descritto.
In questa sede ho voluto semplicemente parlare del loro look. Un mod non si definisce solo attraverso di esso...



La musica rappresenta una parte importante del modernismo, diversi sono i gruppi  che "fanno parte" del movimento.
Negli egli anni novanta gruppi come Blur, Oasis, Ocean Colour Scene rientrano certamente in quella che è la scena mod.
In Italia gli Statuto,  e gli emergenti Tailor made sono i gruppi musicali che rappresentano con eccellenza lo stile mod, uno stile di pensiero, di vita, che non è moda ma la otrepassa.


Per i più curiosi consiglio il  film Quadrophenia (1979), basato sull'album omonimo degli The Who (1973), che celebrò il movimento mod.
Ed il libro di cui ho pubblicato qui in basso la copertina.

Per finire sul web :http://www.italiamod.com ; http://www.piazzastatutomod.it/,www.fishtailparkas.com/






www.fishtailparkas.com/

1 commento:

  1. ....bellissimo e divertente...
    con una colonna sonora di alto livello...
    "Quadrophenia"...un film epocale...
    con il "Bell boy"....interpretato da...
    uno Sting giovanissimo...e velenoso...
    grazie stileggendo...
    ..(un film da vedere...)...
    Ziok

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