venerdì 14 ottobre 2011

L’urlo di Rodcenko

 Capita ai geni

Maestro che lo stalinismo non poteva tollerare. Emarginato, perseguitato fino all’indigenza e alla morte,  Aleksandr  Rodcenko  il grande, primo artista multimediale della storia. 
«Il nostro dovere è quello di sperimentare» fu lo slogan che accese il fuoco dei suoi talenti. Pittura, design, teatro, cinema, giornalismo, tipografia e soprattutto fotografia. 

Infiamma ancora gli animi l’urlo di Rodcenko. 





Le sue immagini sono diventate le icone di un’epoca:  i celebri tagli diagonali (Gradinata del ’29), le vertiginose inquadrature verticali (Scala antincendio del ’25), la stupefacente asimmetria di Tuffatore del ’34, l’uso dello scorcio e molte altre invenzioni anticlassiche che introdussero i principi del costruttivismo nella fotografia.
350 opere saranno esposte al Palazzo delle Esposizioni a Roma. E’ la prima volta che in Italia si mostra nella sua totalità e varietà il lavoro di questo straordinario e poliedrico artista.
fonte:ilmessaggero
















Aleksandr Rodcenkoa cura di Olga Sviblova
(fino all’8 gennaio)

Palazzo delle Esposizioni
Via Milano 9 A
Roma 





PATRIZIA



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