martedì 31 gennaio 2012

Enter Shikari

Nel 1999 tre ragazzi di St Albans decidono di formare una band sotto il nome di 'Commit No Nuisance' realizzando due canzoni dal titolo 'Perfect Pygmalion' e 'Fake'. Con l’arrivo del quarto componente del gruppo le cose cambiano e nel 2003 gli Enter Shikari prendono vita.

SHIKARI significa “cacciatore” nelle lingue indoarie e i loro fan si fanno chiamare Lions.


Il gruppo composto da Roughton "Rou" Reynolds come voce e sintetizzatore, Liam Clewlow “Rory” alla chitarra, Chris Batten al basso e Rob Wolfe alla batteria generano un sound che si muove a cavallo tra hard-core e vari livelli di heavy-metal accompagnati da elementi elettronici tra i quali electronica, dubstep e trance.


-      Nel 2006 diventano la seconda band (preceduta dai The Darkness) senza un contratto con una grande casa discografica a fare sold out al famoso London Astoria.






Dopo una serie di single di successo tra i quali  Mothership, Sorry You're Not a Winner/OK Time for Plan B, riescono a pubblicare il loro primo album appoggiandosi e creando una etichetta tutta loro in collaborazione con alcuni amici: la Ambush Reality.

In quegli anni cominciano ad essere notati dal pubblico e il numero dei loro fan aumenta sicuramente anche grazie alla visibilità che testate come Kerrang! E Rock Sound riserva loro.

La situazione politica di questi ultimi anni accompagnata da guerre e  dalla forte crisi la fanno da padrone nei loro testi. Lo scopo, far aprire gli occhi ai giovani su quelli che sono i problemi che ci circondano e lottare per un futuro migliore.

So this an exciting time, to be alive
Our generation's gotta fight, to survive
It's in your hands now, there's no time
Our future, Our future
(System, A Flash Flood Of Colour)


Data la crisi di questi ultimi anni i ragazzi impegnati nel sociale capitanati dal cantante Rou nel 2008 hanno fondato il marchio STEP UP HQ, creando una comunità e non una compagnia.
Magliette con semplici frasi d’effetto o disegni esplicativi trattano temi che spaziano dalla guerra in Palestina, alla crisi fino a giungere al surriscaldamento globale. Parte del ricavato di ogni capo acquistato viene devoluto in beneficenza presso enti che riguardano quelle specifiche tematiche.  




Brillante sembra il futuro di questi ragazzi, che malgrado il successo non sembrano aver dimenticato le loro origini. Proseguono dritti e soli per la loro strada, inseguendo i loro sogni e provando a cambiare il loro e il nostro futuro. E come tutti in coro ai loro concerti urlano:

THE LIONS ARE AT THE DOOR!







PATRIZIA

1 commento:

  1. Grandissimi Ragazzi!
    Li ho conosciuti perchè hanno aperto i concerti dei 30 Seconds to Mars nella turneè inglese del 2010 e ne sono rimasta impaurita. Poi, a freddo, ho recuperato la loro discrografia e li seguo con amore! Sono stata al loro concerto di Cardiff e sono stati favolosi!
    Monica

    RispondiElimina