domenica 3 aprile 2011

Tony Oursler e la videoscultura



Tony Oursler è un artista statunitense le cui esposizioni hanno ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali nei musei e nelle gallerie di tutto il mondo.
Il lavoro dell’artista, fin dagli inizi della sua carriera, è dominato da temi quali la violenza, il rapporto con i media, le droghe, le malattie mentali, la cultura pop, la compulsione consumistica, il sesso, l’inquinamento. L’analisi di Oursler si concentra su come tutto questo incida sulla fisicità dell’uomo e sulle relazioni sociali e interpersonali.

L’artista è alla continua ricerca di immagini toccanti legate alla spiritualità che si nasconde in ognuno di noi, ai disordini psicologici che ogni individuo subisce ed ai sempre più noti casi di sdoppiamento della personalità tipici della nostra epoca e di quelle passate.

Questi argomenti rappresentano il punto di partenza e la fonte d’ispirazione delle sue opere, tanto da materializzarsi in borbottii, brontolii, urla e contrazioni di dolore che lui stesso ed i suoi attori registrano in video.


Tanto nelle sue sculture, quanto nelle sue installazioni appaiono fantomatici personaggi, quasi ibridi, posti a metà tra l’animato e l’inanimato, tra l’umano ed il patinato.

Il suo scopo è quello di utilizzare le tecnologie offerte dal video per simulare l’essere umano, le sue emozioni, i suoi desideri e le sue manifestazioni patologiche.




Oursler illustra gli stati d’animo e le emozioni dei suoi attori quasi come se li stesse narrando in un racconto: “Ho spesso utilizzato le tecniche narrative in modo da intrappolare il mio spettatore; ho creato una struttura nella quale egli stesso può a sua volta costruire e distruggere giocando perché più ho studiato in termini di strutture narrative, più mi sono reso conto che esse non esistono. Tutto ciò che noi chiamiamo narrazione non rappresenta una struttura bensì una disposizione mentale o fisica dello spettatore/lettore”






















Il Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano presenta la prima grande mostra in Italia di Tony Oursler intitolata Open Obscura.
Al Pac Fino al 12 giugno

Patrizia

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