mercoledì 2 febbraio 2011

Lo Spunto di vista di Marco Belardi, produttore di IMMATURI




Come è nato questo progetto della produzione IMMATURI?

Il progetto è nato diversi anni fa quando Paolo Genovese, con cui avevo prodotto Viaggio in Italia (con Licia Maglietta e Antonio Catania) e la serie tv 'Amiche mie', mi ha raccontato l'idea di un gruppo di 40enni, ex compagni di scuola, che si rincontrano dopo 20 anni per rifare l'esame di maturità che gli è stato annullato. Inutile dire che l'idea mi ha subito conquistato e da lì abbiamo cominciato a lavorare sullo sviluppo della storia che ho poi proposto a Medusa che ha subito risposto con entusiamo. La scelta del cast è stato solo l'ultimo passaggio di un percorso durato quasi tre anni.

IMMATURI con Paolo Genovose, AMORE 14 con Federico Moccia…. Che rapporto hai con i registi dei tuoi film?  

Eccellente. Con entrambi, c'è un rapporto di amicizia e di stima reciproca.
Non è un caso che continuerò a lavorare con entrambi per i prossimi 4 anni. Il rapporto umano è molto importante in questo lavoro, credo che ci sia bisogno di lavorare e di far lavorare le persone in serenità, cercando di riuscire ottenere il meglio della creatività da ognuno di loro, lo scontro, se così vogliamo chiamarlo, ci deve essere, ma di quello "sano" che aiuti il film. A volte produttore e regista devono saper mettere da parte i propri difetti caratteriali per fare spazio al film, è lui il protagonista, è lui che bisogna proteggere.

Che cos’è per te il cinema?

Il cinema per me è innanzitutto una passione che dura da quando sono piccolissimo. E' un mondo affascinante, che ti permette di conoscere l'immaginario delle persone, raccontato attraverso le immagini. Quando lavoro alle storie, quando un autore, mi racconta una nuova idea, quando la mattina arrivo su un un mio set, quando sento battere il ciak, quando c'è quel silenzio prima dell' "azione" ecco a me non sembra di lavorare, mi sembra di sognare ancora come quando fin da piccolo speravo di far parte di questa fantastica macchina, ora mi sento felice e onorato di poter farne parte, anche se in maniera molto umile. Di strada ce ne è ancora molta da fare e speriamo di esserne all'altezza. Immaturi mi ha regalato un successo, dopo il primo montaggio, dopo che vedevo e rivedevo il girato, il montato, ad un certo punto ho iniziato a perdere la consapevolezza del film, ecco in quel momento ho avuto paura... non riuscivo più a capire se quello che a me piaceva sarebbe poi veramente piaciuto al grande pubblico..... Insieme al mio staff, tutti ragazzi più giovani di me, che mi seguono da anni, che stimo e a cui devo parte del mio successo, abbiamo organizzato una visione del film in alcuni campeggi italiani da nord a sud, lì ho capito subito le potenzialità del film. Insieme con Paolo Genovese in base alle indicazioni studiate durante le visioni del pubblico, lavoravamo sul montaggio, (con Patrizio Marone) poi tornavo a fare altre proiezioni, controllavo l'energia del pubblico e poi ancora al montaggio a sistemare. Devo dire che Paolo Genovese ha fatto un ottimo lavoro, sulla scrittura, sugli attori, e sull'ottima atmosfera che è stato capace di instaurare sul set.

Che cosa sono gli attori per te?

Gli attori sono coloro che danno forma alle storie e che, alle volte, sono determinanti per il successo del film. Ma la parte fondamentale di un film è la sceneggiatura, la scrittura. Certo lavorare con dei professionisti come nel caso del cast di immaturi è una gran bella soddisfazione, arrivare sul set e vedere tra un ciak e l'altro il personaggio che hai sempre immaginato interpretato proprio come lo avresti voluto... è da sballo! Poi a me piace coccolarli, farli stare bene, fare in modo che non si sentano usati e gettati via come spesso succede, mi piace poter immaginare un percorso per ognuno di loro, mi piace conoscerli a fondo, conoscere la propria personalità, tutti un po' fragili, ma chi non lo è? Allora cerco di immaginare altre storie per farli rivivere insieme per ri-accoppiarli in altre storie, spesso ho l'impeto di andare subito da loro a raccontare cosa pensavo per loro per il prossimo film, per il prossimo personaggio da fare, con l'entusiasmo di un bambino, ma poi su questo lavoro è molto importante come, quando, e in che modo proponi un ruolo, un'idea....e quindi reprimo i miei istinti bambineschi preparando la strategia giusta per mettere a segno un nuovo progetto, cerco di trasmettere sempre l'amore e l'entusiasmo che ho agli altri, cercando di farli salire in barca, felici di essere parte integrante di un progetto da costruire tutti insieme.

Come nasce la tua passione, quando hai capito quello che avresti voluto fare da grande?

La mia passione nasce, come tutte le passioni, in modo assolutamente spontaneo. Mia nonna abitava nel quartiere di Cinecittà e io ogni volta che con mia mamma passavo davanti agli studi ero incantato dalla gigantesca scritta e da quell'enorme entrata che nascondeva chissà quale mondo. Il mondo del cinema mi affascinava sin dai tempi della scuola ma ho dovuto cominciare da lontano per arrivare a fare quello che avrei sempre voluto fare, ovvero il produttore. Vi racconto cosa ho fatto il primo giorno di stage sul set? Teatro 9 di Cinecittà avevo 16 anni, interno ricostruito, un' attrice usciva di casa con un gatto in braccio, chiudeva la porta, il gatto saltava via, io ad ogni ciak dovevo ripescare il gatto e quindi in giro per il teatro a fare "micio micio micio" poi mi facevo piccolo piccolo per paura di disturbare, di essere allontanato dal set, la prima volta mi sono emozionato... Vicino casa abitava un persona che mi ha aiutato ad entrare a piccoli passi nel cinema, a fare le prime esperienze, era il direttore del vecchio laboratorio di sviluppo e stampa di Luciano Vittori, si chiamava Carlo Foffi, un giorno era sciopero a scuola e lui mi diceva sempre, (quando si incontrava con i miei genitori per un caffè come si faceva ai tempi come buoni vicini di casa) "vienimi a trovare in laboratorio quando vuoi che ti faccio visitare il centro", quel giorno presi coraggio e andai, metrò anagnina. Timoroso entro nella sua stanza, e lui subito "ma oggi niente scuola?" e io "visto che c'è occupazione per un po' di giorni volevo sapere se era possibile vedere qualche montatore al lavoro a Cinecitta, oppure visitare il laboratorio... Alzò il telefono, chiamò Ruggero Mastroianni, che aveva appena finito di montare un film, poi subito un'altra chiamata, Claudio di Mauro, il giorno dopo ero a Cinecittà in moviola a numerare la pellicola con la china. Pensavo di stare a fare la cosa più importante che ci fosse. Carlo è stata la prima persona che mi ha fatto mettere piede a Cinecittà, una persona che ho sempre stimato come uomo e come professionista. 


Cosa significa fare il produttore in Italia, oggi?

Fare il produttore oggi in Italia significa soprattutto avere delle ottime capacità di interelazione. Bisogna essere in grado di 'vendere' un progetto ma bisogna anche avere la sensibilità di capire cosa vuole il pubblico per confezionare un prodotto che vada incontro alle loro esigenze. Oggi sto facendo un percorso con Medusa, è uno staff di professionisti e ho instaurato un ottimo rapporto interpersonale con loro. Mi hanno dato fiducia e una opportunità che oggi non è sempre facile avere.

Quanti copioni leggi al giorno?

Ultimamente è difficile tenerne il conto...




Filmografia dal 2000 di Marco Belardi come produttore


2011 » Immaturi 

2010 » Spezzacatene 

2009 » Amore 14 
2005 » In Coda Ai Titoli
2003 » Prima Dammi un Bacio





IMMATURI - cast d’eccezione: Ambra Angiolini, Raoul Bova, Luca Bizzarri, Barbora Bobulova, Anita Caprioli, Paolo Kessisoglu, Ricky Memphis, Giulia Michelini, Luisa Ranieri. 


    Marco Antonio Belardi: Amministratore Unico Lotus Production 
    37 anni romano, diplomato presso l’Istituto di Stato per la Cinematografia e la Televisione di Roma, ha realizzato “backstage” per le più importanti agenzie pubblicitarie. 
    Nel 1996 fonda la Immaginando, società di post-produzione e nel 1999 è uno dei due soci fondatori della Sunflower Production srl società di produzione pubblicitaria e televisiva di cui è Presidente e successivamente Amministratore Unico. Con la Sunflower Belardi produce diversi spot pubblicitari e programmi televisivi
    Dal 2003 tiene stage sulla produzione pubblicitaria, televisiva e cinematografica presso l’Istituto di Stato per la Cinematografia e la Televisione (R.Rossellini)
    Nel 2004 esce dalla Sunflower Production srl e dalla Hangar srl, fonda la Lotus Production società di produzione e post produzione.

    Il cast di Amore 14: il produttore Marco Belardi, Raniero Monaco Di Lapio, il regista Federico Moccia, Giuseppe Maggio, Beatrice Flammini, Veronica Olivier e Flavia Roberto

     
    Marco Belardi e Paolo Genovesi























    Uffici Lotus Production

    Uffici Lotus Production


    Ringraziamo di cuore Marco Belardi per averci rilasciato un'intervista esclusiva e per averci dedicato disponibilità e tempo in un momento per lui di grande successo.


    Patrizia

    13 commenti:

    1. Complimenti per questa nuova iniziativa.
      Un intervista esclusiva è un ottimo traguardo per un giovane blog.
      Ancora complimenti inoltre per l'intervista...siamo sempre in cerca di emozioni.
      Bravi!!!

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    2. Grandi e grande Marco!!!
      Bravi
      Sandro

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    3. ...ecco come dare a tutti..
      un modo per avvicinarsi ad essere meno spettatori...complimenti...
      brava patrizia...^_*

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    4. Caspita che carica che dai :)))))) COMPLIMENTI :)))))

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    5. Marco sei l'esempio che se abbiamo passione se crediamo veramente in qualcosa sicuramente con tanta fatica prima o poi si arriva a realizzare il nostro sogno grazie Patrizia Grande!
      Cinzia

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    6. Complimenti Marco, lavorare duramente e con passione è alla base del successo, ma quello che più mi ha impressionato positivamente dalla tua intervista è l'Attenzione/fiducia che hai riposto nei confronti dei tuoi collaboratori.
      Il rapporto umano è alla base di tutto nel lavoro ma soprattutto nella vita!!!
      Mettere a proprio agio il prossimo è una dote molto rara in questo mondo, e chi la possiede diventa come una calamita di opportunità.
      L’opportunità di conoscere “veramente” le persone per come sono e per come riescono ad esprimersi al meglio delle loro possibilità e NON al massimo delle loro potenzialità!
      Ciò (secondo me) pone le persone nelle condizioni di lavorare meglio ed in serenità.
      Credo più in generale, che il mondo abbia bisogno di persone altruiste come te.

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    7. COMPLIMENTI A MARCO CHE OLTRE AD ESSERE UN GRANDE PROFESSIONISTA E'ANCHE UNA GRAN PERSONA CHE DA GRANDE IMPORTANZA AI RAPPORTI UMANI, FACENDO DA COLLANTE E DA SUPPORTO A TUTTE LE PERSONE CHE LAVORANO CN LUI, DALLA SUA SQUADRA AI SUOI ATTORI.

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    8. SIRIO
      Mi sono talmente emozionato che gli occhi mi brillavano nel leggere la tua intervista perché nella vita la cosa fondamentale è umiltà e conoscendo te e la tua famiglia questo non manca.

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    9. Pezzo fichissimo. Complimenti x la freschezza e non banalità delle commedie, sempre attuali e divertenti.

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